SKRIK - L'urlo di Edvard Munch

“Camminavo lungo la strada con due amici – era il tramonto -, sentii come un soffio di malinconia. Tutto d’un tratto il cielo si trasformò in rosso sangue. […] – io stavo lì, tremante di angoscia – e sentii come un
grido forte, infinito che attraversava la natura”


Era il 1893 e l’artista norvegese Edvard Munch, realizzava il suo capolavoro Skrik – L’urlo.
Il dipinto traduce in maniera precisa ciò che l’artista ci descrive. 
Ma questo urlo non è solo suo, l’opera assume un significato universale e sempre attuale: è l’essere umano, lo spirito dell’uomo che grida la sua angoscia di vivere.
Un viaggio sensoriale nel mondo di Edvard Munch tra gli spazi della Tipografia: un luogo senza tempo in cui le immagini si trasformano in parole e le parole diventano musica. Alla scoperta di un Munch non solo pittore ma anche scrittore, dove la forza dei quadri rivive nelle sue parole che esprimono, come nelle opere pittoriche, la solitudine, il disagio e la perenne sospensione fra amore e morte.
Un percorso accompagnato dalle musiche di Ketil Bjørnstad “Sunrise. A cantata on texts by Edvard Munch”, composte proprio partendo da testi di Munch.

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