"I musei non sono fatti

per essere visitati,

ma per essere

sentiti e vissuti"

Alessandro Manzoni

Museo vivente delle Arti Grafiche

Da sempre i locali della Tipografia Grifani Donati 1799 sono stati caratterizzati dalla multidisciplinarietà, dalle esperienze, dalla dinamicità e dagli incontri di tante persone che hanno lavorato, visitato o semplicemente vissuto questi spazi.

Oltre quindi alla produzione artigiana e artistica, la Tipografia ha sempre ospitato mostre e organizzato eventi, diventando un punto di riferimento per artisti e visitatori. Nel 2004 grazie all’attento lavoro di Giovanni Ottaviani, la moglie Adriana e l’amico Roberto Lensi la Tipografia Grifani Donati 1799 viene riconosciuta dalla Regione Umbria “di notevole interesse per la fruizione pubblica” diventando così Museo vivente delle Arti Grafiche.

Questo antico edificio acquisisce così ufficialmente una nuova dimensione artistica e culturale che convive con l’attività artigiana e la produzione. Il museo vivente unico nel suo genere, ospita macchinari ancora funzionanti, conserva la memoria storica, pratica ancora l’arte delle antiche tecniche di stampa e si adatta e apre alla contemporaneità. Nel 2014 viene fondata l’Associazione CARATTERI DAL 1799 ODV che gestisce e coordina tutte le attività del museo dalle mostre, alle istallazioni, performance, workshop per artisti e appassionati e laboratori per bambini.

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Oltre quindi alla produzione artigiana e artistica, la Tipografia ha sempre ospitato mostre e organizzato eventi, diventando un punto di riferimento per artisti e visitatori. Nel 2004 grazie all’attento lavoro di Giovanni Ottaviani, la moglie Adriana e l’amico Roberto Lensi la Tipografia Grifani Donati 1799 viene riconosciuta dalla Regione Umbria “di notevole interesse per la fruizione pubblica” diventando così Museo vivente delle Arti Grafiche.

Questo antico edificio acquisisce così ufficialmente una nuova dimensione artistica e culturale che convive con l’attività artigiana e la produzione. Il museo vivente unico nel suo genere, ospita macchinari ancora funzionanti, conserva la memoria storica, pratica ancora l’arte delle antiche tecniche di stampa e si adatta e apre alla contemporaneità. Nel 2014 viene fondata l’Associazione CARATTERI DAL 1799 ODV che gestisce e coordina tutte le attività del museo dalle mostre, alle istallazioni, performance, workshop per artisti e appassionati e laboratori per bambini.

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Da sempre i locali della Tipografia Grifani Donati 1799 sono stati caratterizzati dalla multidisciplinarietà, dalle esperienze, dalla dinamicità e dagli incontri di tante persone che hanno lavorato, visitato o semplicemente vissuto questi spazi.

Oltre quindi alla produzione artigiana e artistica, la Tipografia ha sempre ospitato mostre e organizzato eventi, diventando un punto di riferimento per artisti e visitatori. Nel 2004 grazie all’attento lavoro di Giovanni Ottaviani, la moglie Adriana e l’amico Roberto Lensi la Tipografia Grifani Donati 1799 viene riconosciuta dalla Regione Umbria “di notevole interesse per la fruizione pubblica” diventando così Museo vivente delle Arti Grafiche.

Questo antico edificio acquisisce così ufficialmente una nuova dimensione artistica e culturale che convive con l’attività artigiana e la produzione. Il museo vivente unico nel suo genere, ospita macchinari ancora funzionanti, conserva la memoria storica, pratica ancora l’arte delle antiche tecniche di stampa e si adatta e apre alla contemporaneità. Nel 2014 viene fondata l’Associazione CARATTERI DAL 1799 ODV che gestisce e coordina tutte le attività del museo dalle mostre, alle istallazioni, performance, workshop per artisti e appassionati e laboratori per bambini.

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I macchinari

Nel nostro museo–atelier  le attrezzature in mostra sono tutte perfettamente funzionanti ed utilizzate: dal Torchio tipografico Elia Dell’Orto 1864, alla Platina Tiegeldruk 1903, al Torchio a stella Bollito & Torchio del 1880, al Torchio calcografico Paolini 1960, al Torchio litografico Kruse 1906, alla macchina da stampa PianocilindricaWerk Augsburg 1910; strumenti essenziali, i caratteri in lega, legno e rame (oltre 536 casse, meravigliosi contenitori in legno con un fascino solo loro) e fregi cliché, silografie e galvanotipie, tutti originali.

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