Il colore delle parole
Dagli incontri tra le persone che si muovono all’interno di questo laboratorio, nascono delle suggestioni e vibrazioni che si fanno altro.
“Crediamo che sia stata proprio questa luminosa esplosione – e un identico sottinteso affettivo- ad affascinare Corrado Ottaviani che, di fronte a queste liriche, inventa da pittore un controcanto cromatico: traduce le parole in colori, le suggestioni in punti di rifrazione.” E’ così che Ivan Teobaldelli presentò la mostra di Corrado Ottaviani, fratello di Giovanni, “5 acquerelli per Pablo Neruda” nel 1997 in questi stessi locali.
Quella che inaugura il 25 agosto è un’omaggio alle opere di Corrado, che morì due anni dopo nel 1999, ma è anche un’esposizione che racchiude molteplici suggestioni: dalle poesie di Pablo Neruda, alla musica, fino ad approdare a un’installazione on site, creata in collaborazione con tredueuno video e ispirata alla poesia “Ancora abbiamo perso questo tramonto” che descrive quel senso di smarrimento che ci travolge quando si è lontani dalla persona che si ama.
