La memoria è tesoro
e custode di tutte
le cose.
Cicerone

Tipografia Grifani Donati 1799,
unica per la sua storia e le sue tecniche
L’ Italia, per la sua vivacità economica e culturale, è il paese dove per primo si diffonde la tecnica della stampa a caratteri mobili (Subiaco 1465), inventata dal tedesco Gutenberg alla metà del Quattrocento.
A Città di Castello, nel 1538, per incarico dei Priori, vengono stampati dai tipografi ambulanti Antonio Mazzocchi da Cremona e dai fratelli Gucci da Cortona il Libro degli Statuti (Liber Statorum).
Nel 1799 si insediano a Città di Castello Francesco Donati e Bartolomeo Carlucci. Le varie stamperie antecedenti rimarranno aperte pochissimi anni. L’opera principale che stamperà Francesco Donati sono le Memorie Eclesiastiche e Civili di Città di Castello edite in 28 fascicoli scritta da Monsignor Giovanni Muzi, ed è proprio per queste edizioni che vengono importati a Città di Castello i caratteri Bodoniani. Dopo la scomparsa di Francesco Donati la tipografia passa al figlio Biagio e da questo al nipote Giuseppe Grifani. Cosicché la bottega prende il nome di GRIFANI – DONATI avviandosi verso una attività pluricentenaria. Alla morte di Giuseppe l’attività passa al figlio Ernesto e da questo al genero Alberto Ottaviani marito di Elisabetta Grifani e quindi ai figli Mario e ltalo. Giovanni Ottaviani settima generazione, l’attuale titolare insieme alla moglie Adriana, hanno continuato la tradizione di famiglia aggiungendo alla produzione tipografìca e calcografìa la litografia, esclusivamente su pietra, la rilegatura e il restauro dei libri. Tutt’ora l’ottava generazione, Milos e Alberto Maria Ottaviani, insieme ai genitori mantengono e portano avanti la produzione d’arte e l’antica tradizione della stampa. Nel 2004 la regione dell’Umbria riconosce la Tipografia Museo Vivente delle Arti Grafiche, gestito dall’Associazione Caratteri dal 1799 ODV.
La Tipografia Grifani Donati 1799 è attualmente l’unico luogo in Europa e nel Mondo dove sia possibile esercitare tutte e tre le tecniche grafiche tradizionali: la tipografia, la calcografia e la litografia.

L’ Italia, per la sua vivacità economica e culturale, è il paese dove per primo si diffonde la tecnica della stampa a caratteri mobili (Subiaco 1465), inventata dal tedesco Gutenberg alla metà del Quattrocento.
A Città di Castello, nel 1538, per incarico dei Priori, vengono stampati dai tipografi ambulanti Antonio Mazzocchi da Cremona e dai fratelli Gucci da Cortona il Libro degli Statuti (Liber Statorum).
Nel 1799 si insediano a Città di Castello Francesco Donati e Bartolomeo Carlucci. Le varie stamperie antecedenti rimarranno aperte pochissimi anni. L’opera principale che stamperà Francesco Donati sono le Memorie Eclesiastiche e Civili di Città di Castello edite in 28 fascicoli scritta da Monsignor Giovanni Muzi, ed è proprio per queste idizioni che viene importato a Città di Catstello i caratteri Bodoniani. Dopo la scomparsa di Francesco Donati la tipografia passa al figlio Biagio e da questo al nipote Giuseppe Grifani. Cosicché la bottega prende il nome di GRIFANI – DONATI avviandosi verso una attività pluricentenaria. Alla morte di Giuseppe l’attività passa al figlio Ernesto e da questo al genero Alberto Ottaviani marito di Elisabetta Grifani e quindi ai figli Mario e ltalo.
Giovanni Ottaviani settima generazione, l’attuale titolare insieme alla moglie Adriana, hanno continuato la tradizione di famiglia aggiungendo alla produzione tipografìca e calcografìa la litografia, esclusivamente su pietra e la rilegatura e il restauro dei libri. Tutt’ora l’ottava generazione, Milos e Alberto Maria Ottaviani, insieme ai genitori mantengono e portano avanti la produzione d’arte e l’antica tradizione della stampa. Nel 2004 la regione dell’Umbria riconosce la Tipografia Museo Vivente delle Arti Grafiche, gestito dall’Associazione Caratteri dal 1799 odv.
La Tipografia Grifani Donati 1799 è attualmente l’unico luogo in Europa dove sia possibile esercitare tutte e tre le tecniche grafiche tradizionali: la tipografia intesa nel senso di stampa a caratteri mobili come nel Quattrocento, la calcografia e la litografia su pietra.

Benvenuti a Città di Castello
città ricca di storia, arte e cultura.

Situata nel versante nord-occidentale dell’Umbria, Città di Castello si distende lungo l’Alta Valle del Tevere ai confini con la vicina Toscana e non distante dalle Marche.
Il territorio regala piacevoli sorprese al visitatore: è un’area ricca di storia e di monumenti, con una cultura secolare in un ambiente dove il rispetto della natura è accompagnato ad una vitale realtà industriale.
Cinta per lunghi tratti dalle mura cinquecentesche, a Città di Castello il “respiro dell’arte” si può ritrovare nella suggestiva atmosfera del centro storico, nelle eleganti architetture rinascimentali, nei cortili e nei loggiati dei palazzi gentilizi, nei chiostri e nelle navate delle chiese; dalla monumentale Cattedrale (XI secolo) con i suoi tesori, a Santa Maria Maggiore, Santa Maria delle Grazie, San Francesco e San Domenico.
Ma anche nei capolavori di Raffaello e Luca Signorelli, così come nei sacchi, nei legni, nelle plastiche e nei cretti di Alberto Burri, uno dei grandi maestri dell’arte contemporanea internazionale, che ha lasciato tante sue opere nella città che gli ha dato i natali.
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